Addio al vecchio CUD!

Nella giornata di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha presentato la bozza del nuovo “Modello di Certificazione Unica” (Mod. CU), nel cui acronimo non compare più la “D” poiché, dal 2015, i sostituti d'imposta lo utilizzeranno non solo per certificare i redditi di lavoro dipendente ma altresì per attestare i corrispettivi erogati ai lavoratori autonomi.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione, salvo ripensamenti dell’ultima ora.

Se il Mod. CU rappresenta il primo passo operativo verso il nuovo Mod. 730 precompilato, alcune novità che lo riguardano sono notevoli.

Anzitutto, esso non solo deve essere elaborato e rilasciato al lavoratore entro il 28 febbraio di ogni anno, ma deve anche essere inviato al Fisco entro il successivo termine del 7 marzo.

In secondo luogo, esso viene a contenere anche quelle informazioni utili all’Amministrazione Finanziaria per la precompilazione della dichiarazione: pensiamo ai dati sui famigliari a carico e sulle famiglie numerose.

Ma la grande novità, più che altro funzionale alla semplificazione del Mod. 770, è l’utilizzo del Mod. CU per certificare i corrispettivi pagati a lavoratori autonomi, collaboratori e professionisti, in sostituzione della (vecchia) certificazione compensi redatta in forma libera.

Un adempimento in più per tutte le imprese che saranno chiamate a compilare i prospetti per ogni singola prestazione di lavoro autonomo. Nel quadro relativo troveranno posto anche i dati sui contributi previdenziali a carico del soggetto erogante e a carico del lavoratore autonomo.